l’artista inglese Kevin Flynn, da anni insediato a Borgomaro dove ha instaurato un proficuo
contatto con la natura dei luoghi e con la loro anima, attraverso il recupero di oggetti della vita
quotidiana ormai in disuso o addirittura trattati come rifiuti.
L’artista ha conferito a questi oggetti una nuova vita recuperando, attraverso una nuova visione
artistica, la testimonianza di una memoria collettiva in parte perduta ma legata all’identità di
Borgomaro e dell’intera Liguria di ponente.
Flynn si serve di materiali di recupero che assembla in forme inedite, quasi dei totem arcaici, in cui
l’antica funzione viene esaltata dalle nuove forme che gli oggetti assumono con risvolti concettuali
insperati.